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A causa dell’emergenza sanitaria provocata dal nuovo coronavirus, che ha costretto il nostro paese ad un lockdown prolungato, il GSE ha predisposto una proroga delle scadenze per il Conto Termico. Misura presa per venire incontro a chi ha avuto difficoltà a recuperare i documenti o le fotografie relative alle varie richieste di incentivo previste dal Conto Termico 2.0.

Vediamo nel dettaglio come slittano le scadenze.

Proroga scadenze per le integrazioni e i preavvisi di rigetto

Pprima dell’emergenza sanitaria, era necessario rispondere alle richieste di integrazione documentale in 30 giorni a partire dalla ricezione dell’avviso tramite raccomandata o PEC. Per quanto riguarda i preavvisi di rigetto invece il tempo a disposizione era pari a 10 giorni per contestare al GSE la valutazione maturata sulla propria richiesta di incentivo.

Per tutte queste richieste il GSE fa sapere che le scadenze sono sospese dal 16 Marzo 2020 fino al 30 Aprile 2020 (il comunicato in formato .pdf)

Questa sospensione dei procedimenti è servita sia per consentire ai clienti bloccati a casa dal lockdown di recuperare i documenti e/o le foto richieste, sia per consentire agli operatori del GSE di poter riorganizzare le loro attività in smart working.

Tuttavia, bisogna fare attenzione a non ritardare ulteriormente, poiché il GSE non specifica cosa accade alle scadenze dopo il 30 di Aprile e in che modo riprenderà la scadenza. Il nostro consiglio è quello di inviare il prima possibile il materiale aggiuntivo richiesto dal GSE e in ogni caso di non ritardare oltre il 30 Maggio 2020.

Facciamo un esempio pratico: 

“ho ricevuto la PEC per la richiesta di integrazione documentale in data 16 Febbraio 2020 (scadenza originaria 16 Marzo 2020) faccio ancora in tempo per rispondere al GSE?” 

“Si, fai ancora in tempo a inviare al GSE i documenti aggiuntivi, fallo il prima possibile e in ogni caso prima del 30 Maggio 2020.”

Proroga per le nuove richieste di incentivo per il solare termico, le pompe di calore, le stufe/termocamini/caldaie a biomassa

Prima dell’emergenza sanitaria causata dal nuovo coronavirus, il tempo a disposizione per presentare una nuova richiesta di incentivo per il proprio impianto solare termico oppure per l’intervento di sostituzione della pompa di calore oppure ancora per l’intervento di sostituzione di una stufa/termocamino/caldaia a biomassa era pari a 60 giorni dalla data di conclusione dei lavori e, in ogni caso il bonifico doveva essere fatto non oltre i 90 giorni dalla data di fine dei lavori.

Esempio: ho fatto l’ultimo bonifico in data 1 Settembre 2019, la data di conclusione dei lavori può essere al massimo l’1 Dicembre 2019 (90 giorni) e la presentazione della richiesta di incentivo deve essere fatta al massimo entro l’1 Febbraio 2020 (60 giorni).

Dopo l’applicazione del DL Cura Italia, per le nuove richieste il GSE fa sapere che si hanno a disposizione 52 giorni aggiuntivi nel caso in cui la fine dei lavori ricade tra le date 23 Febbraio 2020 e 15 Aprile 2020. Nel caso in cui la data di presentazione della domanda ricade nella finestra 23 Febbraio 2020 – 15 Aprile 2020, i 60 giorni si calcolano a partire dal 16 Aprile 2020.

Ricapitolando, le scadenze funzionano in questo modo:

Caso 1: ho finito i lavori tra il 23 Febbraio 2020 e il 15 Aprile 2020, nuova scadenza: DATA DI FINE LAVORI + 60 giorni + 52 giorni.

Caso 2: la scadenza ricadeva tra il 23 Febbraio e il 15 Aprile 2020, nuova scadenza: 15 Aprile 2020 + 60 giorni, ossia entro il 14 Giugno 2020

Esempio con le nuove scadenze: ho fatto l’ultimo bonifico in data 26 Settembre 2019, la data di conclusione dei lavori può essere al massimo il 25 Dicembre 2019 (90 giorni) e la presentazione della richiesta di incentivo deve essere fatta al massimo entro il 23 Febbraio 2020 (60 giorni). La nuova scadenza è spostata al 14 Giugno 2020.

Per maggiori informazioni puoi visitare la pagina dedicata alle misure di emergenza sul sito GSE, scaricare l’elenco dei procedimenti prorogati o contattarci per una consulenza.

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