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Sono molti i sistemi di riscaldamento e climatizzazione presenti nelle categorie impiantisitche. Il livello di efficienza sta via via aumentando grazie alla possibilità di poter installare impianti più efficienti e anche più complessi, i cui costi sono chiaramente più elevati, vista la complessità tecnologica e il grado d’innovazione di questi prodotti.

I classici impianti di riscaldamento installati nelle abitazioni civili, ma anche negli edifici pubblici e, a volte, in quelli aziendali prevedevano, fino a diversi anni fa, un sistema con terminali di emissione molto spesso in ghisa e un generatore di calore a gas/gasolio, poco efficiente e molto dispendioso in termini di costi di gestione e manutenzione.

Nel corso del tempo si è proceduto ad innovare il modo di progettare grazie alle nuove tecnologie emergenti e a installare soluzioni più efficienti e più capaci di soddisfare i fabbisogni energetici, con livelli di affidabilità maggiore e bassi costi di gestione.

I primi sistemi a cui si fa riferimento sono i classici impianti con termosifoni e caldaia, i secondi sono quelli che usano la pompa di calore per la climatizzazione invernale e, volendo, anche per quella estiva.

Perché utilizzare una pompa di calore al posto di una caldaia?

Innanzitutto perché la pompa di calore ha una maggiore capacità di generazione rispetto alla classica caldaia. Il rapporto è di 1 a 3 in favore della pompa di calore.

Purtroppo la pompa di calore si sposa poco con i classici termosifoni, poiché la temperatura di circolazione dell’acqua deve essere mantenuta alta. Meglio assortita è l’accoppiata tra la pompa di calore e i venticolvettori. Una scelta che impone un cambio di concezione del sistema di riscaldamento/raffrescamento che porta alcuni vantaggi.

Ad esempio la pompa di calore può essere facilmente gestita tramite app, regolando le temperature dei vari ventilconvettori, modificando quindi la temperatura desiderata negli ambienti e riuscendo a raggiungerla in maniera più agevole.

Un’altro fattore che gioca a vantaggio della pompa di calore è la sua capacità di modulare, alla pari di una caldaia, ma con un rapporto sulla potenza resa decisamente migliore.

Poichè i ventilconvettori sono dotati di ventole, consentono di poter avere temperature più basse di circolazione rispetto ai termosifoni, facendo in modo di potersi sposare appieno con le prestazioni della pompa di calore. Inoltre il raggiungimento delle condizioni di comfort termoigrimetrico (temperatura e umidità) nei vari ambienti, viene raggiunto prima.

Inoltre, la pompa di calore offre le sue migliori prestazioni se accompagnata da un elevato livello di isolamento. Quindi può essere installata in sostituzione di un vecchio generatore, se si prevedono una serie di interventi per la propria abitazione o per il proprio edificio.

Un vantaggio ulteriore sta nel fatto che la componentistica impiegata per effettuare la trasformazione dell’energia in ingresso in energia termica utile è meno soggetta a usura e ad altissime temperature, come avviene in un normale generatore di calore, a gas/gasolio o biomassa.

L’indice di affidabilità risulta essere molto elevato e garantisce, nel tempo, un risparmio elevato grazie alla sua efficienza e capacità di regolare il carico in funzione dell’effettivo fabbisogno (cosa che fanno anche i moderni generatori di calore a gas e biomassa).

Un altro punto a favore della pompa di calore è dovuto alla facilità di gestione della macchina stessa, al fatto che impiega energia elettrica per produrre energia frigorifera o termica, gestibile anche da remoto, e capace di combinarsi con terminali che possono offrire l’opportunità di generare caldo e freddo.

Tra i sistemi a pompa di calore vi sono i classici climatizzatori di casa, sistemi idronici (i ventilconvettori per intenderci), pareti fredde o calde, pavimento freddo o caldo, e i sistemi VRV o VRF che trovano applicazione nel settore terziario.

Chi può usufruire dell’agevolazione del conto termico?

Possono usufruirne sia i privati cittadini, che le aziende che intendono sostituire il loro sistema di climatizzazione/riscaldamento, sia le pubbliche amministrazioni che abbiano necessità di efficientare il loro “modo” di riscaldarsi/raffrescarsi.

L’incentivo varia in base alla zona climatica e alla portata dell’investimento.

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